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Toronto Bridge: protesi fissa su impianti dentali

Indice

Introduzione

La Toronto Bridge è una protesi dentale fissa sostenuta da impianti, pensata per riabilitare un’intera arcata dentale con denti fissi. Si tratta di una soluzione avanzata che assicura al paziente un sorriso stabile, funzionale ed esteticamente naturale, eliminando i disagi delle dentiere mobili tradizionali. In questa guida completa spieghiamo cos’è la Toronto Bridge, le sue specifiche tecniche, i vantaggi per il paziente, le indicazioni cliniche e la procedura dettagliata per realizzarla.toronto bridge pro e contro

Per avere un sorriso bello e durevole non basta mettere gli impianti in maniera perfetta ma è molto importante la tipologia di protesi fissa che viene montata su. Una protesi fatta male può inficiare tutto il lavoro dell’implantologo. Questo è anche uno dei motivi per cui a mettere gli impianti e a fare la protesi sia lo stesso dentista. In questa pagina parleremo delle varie tipologie di protesi fissa che possono essere avvitate sugli impianti quando si vuole riabilitare un’intera arcata.

Cos’è la protesi Toronto Bridge?

La protesi Toronto Bridge è una protesi fissa totale su impianti dentali che permette di sostituire tutti i denti di un’intera arcata (superiore o inferiore). Viene avvitata stabilmente a 4-6 impianti osteointegrati inseriti nell’osso, restituendo al paziente denti fissi molto simili a quelli naturali. Il nome “Toronto” deriva dal fatto che questa soluzione venne presentata per la prima volta a Toronto (Canada) nel 1982 dal Prof. Ingvar Brånemark, il pioniere dell’implantologia moderna. Da allora la Toronto Bridge si è evoluta enormemente: oggi offre denti fissi dall’estetica naturale, funzionalità masticatoria eccellente e grande affidabilità nel tempo.

A differenza di una dentiera tradizionale, che appoggia sulle gengive ed è rimovibile, la Toronto Bridge è fissata sugli impianti: questo significa che non si muove durante la masticazione o il parlare, offrendo al paziente la stessa sensazione di stabilità dei denti naturali. Il paziente non deve rimuovere nulla, in quanto solo il dentista può eventualmente svitare la protesi durante i controlli periodici. In sostanza, con una Toronto Bridge si può tornare a sorridere, parlare e mangiare con sicurezza, senza la paura che la protesi si sposti o cada.

Presso lo Studio Dentistico Resta di Gioia del Colle (Bari) utilizziamo la soluzione Toronto Bridge per restituire ai pazienti edentuli (senza denti) un sorriso fisso e confortevole. Vediamo ora in dettaglio le specifiche tecniche di questa protesi su impianti.

Denti fissi su impianti per
INTERE ARCATE

Specifiche tecniche della Toronto Bridge

Dal punto di vista tecnico, una Toronto Bridge presenta diverse caratteristiche e opzioni realizzative. Di seguito analizziamo alcuni aspetti chiave: il tipo di fissaggio (avvitata vs cementata), le tecniche di fabbricazione (tradizionale a cera persa vs moderna CAD/CAM) e i materiali utilizzati per la struttura e i denti. Queste specifiche influenzano la qualità, precisione e durata della protesi.

Toronto bridge avvitata o cementata?

Una prima distinzione tecnica riguarda il modo in cui la protesi viene fissata agli impianti: avvitata direttamente oppure cementata su appositi monconi (abutment) avvitati sugli impianti. Nel nostro studio preferiamo decisamente la Toronto Bridge avvitata. Questo perché la protesi avvitata può essere facilmente rimossa dal dentista in caso di controlli, igiene professionale o eventuali riparazioni, semplicemente svitando le viti di ritenzione. Una protesi cementata invece resta fissata permanentemente: sarebbe necessario tagliarla o distruggerla per poter accedere agli impianti sottostanti, rendendo gli interventi di manutenzione molto più complicati. Pertanto, Toronto Bridge avvitata significa manutenibilità nel tempo senza dover compromettere la struttura della protesi. Al paziente questa differenza non modifica l’esperienza d’uso (in entrambi i casi la protesi è fissa e non rimovibile dall’utente), ma dal punto di vista clinico-operativo la soluzione avvitata è più sicura e pratica.

Tecniche di realizzazione: metodo tradizionale vs CAD/CAM

In passato le strutture delle protesi Toronto Bridge venivano realizzate con il metodo tradizionale della fusione a cera persa. Questo procedimento artigianale prevedeva che l’odontotecnico modellasse inizialmente la struttura in cera; successivamente la cera veniva sciolta e sostituita col metallo fuso, creando lo scheletro metallico su cui venivano poi applicati i denti in resina o ceramica. Sebbene innovativa per l’epoca, la tecnica a cera persa presentava alcuni limiti: era laboriosa, richiedeva vari passaggi manuali e poteva introdurre piccole imprecisioni di adattamento agli impianti. Queste imprecisioni, col tempo, rischiavano di sollecitare in modo errato gli impianti dentali.

Toronto Bridge

Oggi allo Studio Resta adottiamo tecnologie digitali CAD/CAM (Computer-Aided Design / Computer-Aided Manufacturing) per realizzare le Toronto Bridge. Tramite la progettazione computerizzata riusciamo a fresare con macchine industriali un blocco unico di materiale per ottenere la struttura della protesi con precisione micrometrica. Il CAD/CAM offre numerosi vantaggi: precisione elevatissima dell’adattamento della protesi sugli impianti (riducendo tensioni o micro-movimenti), rapidità di esecuzione (è possibile ottenere in breve tempo una protesi provvisoria post-intervento) e possibilità di utilizzare materiali innovativi ad alte prestazioni (come la zirconia, vedi oltre). In pratica, grazie al CAD/CAM riusciamo spesso a consegnare al paziente una protesi provvisoria fissa già nelle 24-48 ore successive alla chirurgia implantare – questo è il concetto di carico immediato: denti fissi subito dopo l’inserimento degli impianti, così il paziente non resta mai senza denti.

Materiali disponibili per la Toronto Bridge

Un’altra specifica tecnica riguarda i materiali con cui può essere realizzata la protesi Toronto Bridge. Una Toronto Bridge è composta essenzialmente da una struttura interna di supporto (solitamente metallica o in zirconio) e da una parte esterna estetica che riproduce denti (e a volte gengiva). Ecco le principali soluzioni per le Toronto-Bridge:

Metallo resina

Metallo-Composito (struttura CAD/CAM)

Metallo-Ceramica (struttura CAD/CAM)

Zirconia-Ceramica (Toronto Bridge in zirconia)

Metallo-Resina: È la versione più economica e datata. La struttura interna è in metallo (fusione tradizionale) e sopra di essa vengono posizionati denti prefabbricati in resina acrilica. Vantaggio: costo contenuto. Svantaggi: estetica meno naturale (denti standard), la resina col tempo tende a consumarsi e può cambiare colore, accumulo di placca più facile e minor durata complessiva. Oggi questa soluzione è proposta solo su esplicita richiesta del paziente o in casi provvisori, puntando invece su materiali più performanti per la protesi definitiva.

Metallo-Composito (struttura CAD/CAM): La struttura di base viene fresata in metallo con tecnologia CAD/CAM, poi rivestita da denti in composito, un materiale ibrido più evoluto della semplice resina. Vantaggi: maggiore resistenza all’usura rispetto alla resina tradizionale, estetica migliorata (il composito simula meglio smalto e dentina). Svantaggi: il composito può comunque nel tempo subire una leggera usura o variazione cromatica, anche se minore rispetto alla resina pura. È una buona soluzione intermedia per chi cerca un compromesso tra costo ed estetica.

Metallo-Ceramica (struttura CAD/CAM): La struttura interna viene fresata in metallo ad alta precisione e poi ricoperta da uno strato di ceramica dentale per modellare i denti. Vantaggi: estetica molto naturale (la ceramica è da sempre il materiale migliore per simulare l’aspetto dei denti, con colore stabile e brillante nel tempo), elevata resistenza meccanica, biocompatibilità. Svantaggi: il costo è più elevato rispetto a resina/composito; inoltre la ceramica, pur essendo resistente, può scheggiarsi in caso di forti traumi (evenienza comunque rara).

Zirconia-Ceramica (Toronto Bridge in zirconia): Rappresenta lo stato dell’arte attuale. L’intera struttura di supporto viene fresata da un blocco di zirconia (ossido di zirconio), un materiale ceramico ad altissima resistenza, bianco e privo di metallo. Sulla struttura in zirconia vengono poi stratificati i denti in ceramica estetica (oppure la protesi può essere monolitica in solo zirconia rifinita). Vantaggi: la zirconia unisce estetica eccellente (permette di eliminare qualsiasi ombra grigia del metallo, dando un aspetto molto naturale ai denti e gengiva finta) a una resistenza superiore (sopporta le forze masticatorie senza deformarsi), inoltre è biocompatibile e non causa allergie. Le superfici in ceramica/zirconia sono lisce, riducendo il deposito di placca. Svantaggi: costo più alto, dovuto ai materiali e alle tecnologie impiegate. È la soluzione indicata per chi desidera il massimo in termini di estetica e durata.

In sintesi, presso il nostro studio proponiamo per le Toronto Bridge definitive soprattutto soluzioni metal-free moderne (come zirconia-ceramica) o metalliche di alta qualità rivestite in ceramica, in modo da garantire ai pazienti denti fissi bellissimi e durevoli. Naturalmente la scelta del materiale si valuta insieme al paziente, considerando budget, esigenze estetiche e funzionali.

 

DENTI FISSI per
INTERE ARCATE

Vantaggi per il paziente

Optare per una riabilitazione con Toronto Bridge comporta numerosi vantaggi per il paziente, soprattutto se paragonata ad altre soluzioni protesiche tradizionali (come dentiere mobili o soluzioni removibili su impianti). Ecco i principali benefici:

  • Denti fissi e stabilità: la Toronto Bridge, essendo avvitata su 4-6 impianti, risulta completamente stabile. Non c’è rischio che si muova o esca dalla posizione durante la masticazione o il parlato. Il paziente può mordere e masticare con forza e sicurezza, tornando a gustare tutti i cibi preferiti senza timori (niente più paste adesive o dentiere che ballano!).

  • Confort e sicurezza: rispetto a una dentiera tradizionale, la protesi fissa su impianti non irrita le gengive, non provoca dolore da sfregamento e non copre il palato (nell’arcata superiore), restituendo una sensibilità orale più naturale. La presenza degli impianti aiuta anche a preservare l’osso mascellare dall’ulteriore riassorbimento. Il risultato è un confort quotidiano notevolmente superiore e una migliore qualità di vita (il paziente recupera fiducia in sé stesso, può ridere e parlare in pubblico senza imbarazzo).
  • Estetica naturale: una Toronto Bridge ben realizzata è esteticamente indistinguibile da una bocca naturale. I denti protesici vengono personalizzati nella forma e nel colore per adattarsi al viso e al sorriso del paziente. Se necessario, viene riprodotta una gengiva artificiale (flangia) in resina o ceramica rosa che sostituisce la gengiva mancante, risultando però invisibile quando si sorride (viene progettata in modo che la linea di unione tra protesi e gengiva vera resti nascosta). In pratica, il paziente riacquista un sorriso bello e armonioso, spesso migliorando persino l’estetica rispetto alla situazione precedente ai problemi dentali.
  • Rapidità (Denti fissi in poco tempo): grazie alle moderne tecniche implantologiche e al carico immediato, è possibile ottenere denti fissi provvisori in 1 giorno (o comunque in tempi molto ridotti rispetto al passato). Ciò significa che anche pazienti completamente senza denti possono uscire dallo studio con un sorriso fisso nell’arco di 24-48 ore dall’intervento di inserimento degli impianti. Questa immediatezza riduce al minimo il disagio di rimanere senza denti durante la fase di guarigione.
  • Economica rispetto ad altre riabilitazioni su impianti: pur non essendo economica in senso assoluto, la Toronto Bridge ottimizza il rapporto costo/beneficio quando si tratta di riabilitare un’intera arcata. Infatti richiede un numero ridotto di impianti (4 o 6 contro i 8+ che sarebbero necessari per fare ponti separati) e un’unica struttura protesica che sostituisce tutti i denti. Di conseguenza il costo complessivo è inferiore rispetto a inserire impianti e corone singole per ogni dente mancante. Inoltre è meno invasiva chirurgicamente (si inseriscono meno impianti) e ha minori costi di mantenimento rispetto ad esempio a soluzioni con impianti multipli o innesti ossei estesi.
  • Personalizzazione e versatilità: la Toronto Bridge è una soluzione versatile che possiamo adattare alle esigenze specifiche del paziente. Può essere progettata senza gengiva finta se l’osso e le gengive residue lo consentono, oppure con flangia gengivale se occorre compensare grossi riassorbimenti ossei. È compatibile con varie tecniche implantari (anche con l’implantologia a carico immediato o con metodiche All on four in caso di poco osso). Ciò significa che quasi ogni paziente può trovare nella Toronto Bridge una risposta su misura, discutendo con il dentista le soluzioni tecniche più adatte al proprio caso.

In sintesi, la Toronto Bridge offre denti fissi stabili, comodi e belli, migliorando in modo drastico la funzionalità masticatoria, l’estetica del sorriso e la sicurezza del paziente, il tutto con un trattamento relativamente rapido ed efficiente.

Indicazioni cliniche: chi è il paziente ideale

La protesi Toronto Bridge è indicata in tutti i casi di edentulia totale di un’arcata (mancanza completa di tutti i denti di sopra o di sotto) o di edentulia parziale estesa (quando rimangono pochissimi denti non recuperabili e si opta per estrarli e sostituire tutta l’arcata con impianti). In altre parole, il paziente ideale per una Toronto Bridge è colui che:

  • Ha perso tutti (o la maggior parte) dei denti in un’arcata. Spesso si tratta di pazienti portatori di dentiere mobili da anni, oppure persone i cui denti residui sono così compromessi da non poter essere salvati.

  • Desidera una soluzione fissa: chi non si adatta alla dentiera tradizionale, soffre per la sua mobilità o instabilità, e cerca una protesi che rimanga sempre salda in bocca. La Toronto Bridge risponde perfettamente a questa esigenza.

  • Ha sufficiente osso per inserire almeno 4 impianti nell’arcata da riabilitare. In presenza di gravi atrofie ossee, prima di valutare una Toronto Bridge potrebbe rendersi necessaria una ricostruzione ossea (innesti, rialzo del seno mascellare, etc.) oppure l’uso di tecniche implantari alternative (come impianti zigomatici per l’arcata superiore, o il già citato All-on-4 che consente di bypassare alcune carenze d’osso inclinando gli impianti). In ogni caso, grazie ai moderni progressi dell’implantologia, oltre il 98% dei pazienti può oggi ricevere impianti e una Toronto Bridge, anche chi ha poco osso residuo grazie a tecniche specifiche.

  • È in condizioni di salute controllate: patologie comuni come il diabete, l’ipertensione o cardiopatie non costituiscono controindicazioni assolute agli impianti, purché siano ben gestite dal punto di vista medico. Anche pazienti anziani possono sottoporsi a questo trattamento – l’età avanzata non è un ostacolo, se lo stato di salute generale è buono. Prima di procedere valuteremo attentamente la storia clinica; condizioni come osteoporosi severa o terapie farmacologiche particolari (es. bifosfonati) richiedono esami e precauzioni aggiuntive, ma non escludono a priori la possibilità di implantologia.

In sintesi, quasi tutti i pazienti edentuli o con dentatura gravemente compromessa possono beneficiare di una Toronto Bridge. Sarà il dentista, attraverso una visita accurata e indagini diagnostiche (radiografie, TAC 3D), a stabilire il piano di trattamento ideale e verificare che non vi siano controindicazioni specifiche. Presso lo Studio Resta di Gioia del Colle valutiamo ogni caso individualmente, per proporre la soluzione protesica più sicura ed efficace.

Procedura e fasi del trattamento Toronto Bridge

Il percorso per ottenere una Toronto Bridge prevede diverse fasi, tutte importanti per il successo finale. Di seguito descriviamo in dettaglio la procedura tipica presso il nostro studio, dalle visite preliminari fino alla consegna della protesi definitiva:

  1. Visita e pianificazione personalizzata: si inizia con una visita odontoiatrica completa durante la quale il dentista raccoglie la storia clinica e valuta lo stato della bocca (denti residui, gengive, osso disponibile). Vengono effettuate indagini radiografiche, in particolare una TAC Cone Beam 3D, indispensabile per studiare l’osso mascellare/mandibolare e pianificare con precisione il posizionamento degli impianti. Sulla base di questi dati, si formula un piano di trattamento personalizzato: quanti impianti inserire (4, 5, 6 a seconda dei casi), in quali siti, se sono necessarie procedure ausiliarie (es. estrazioni, rigenerazione ossea locale), e si definisce il tipo di protesi Toronto Bridge (materiale, presenza di gengiva finta, ecc.). In questa fase si prendono anche impronte o scansioni digitali per progettare il caso e si può mostrare al paziente un’anteprima del risultato.
  2. Chirurgia implantare: il passo successivo consiste nell’inserimento degli impianti dentali. L’intervento viene eseguito in anestesia locale (eventualmente associata a una sedazione cosciente per un maggior confort del paziente, soprattutto se ansioso). Tramite tecniche moderne e mini-invasive, posizioniamo i 4-6 impianti nell’osso secondo il piano progettato. Spesso utilizziamo guide chirurgiche computer-assistite derivate dalla TAC, che consentono di eseguire l’intervento con estrema precisione e senza incidere le gengive (tecnica flapless). Questo comporta vantaggi notevoli: niente punti di sutura, minori gonfiori e dolore post-operatorio ridotto al minimo. L’intervento di solito dura da 1 a 2 ore per arcata, a seconda della complessità, ed è indolore grazie all’anestesia. A fine chirurgia, se la qualità primaria degli impianti è buona (stabilità iniziale), si può già passare alla fase successiva di carico immediato.
  3. Protesi provvisoria immediata: uno dei punti di forza dell’implantologia moderna è la possibilità di fornire al paziente una protesi provvisoria fissa nelle ore immediatamente successive all’intervento (in giornata o il giorno dopo). Grazie alla pianificazione digitale e alla tecnica CAD/CAM, spesso riusciamo a preparare in anticipo una protesi provvisoria da avvitare sugli impianti appena inseriti. Questa provvisoria (spesso in resina o materiale composito) non è la versione definitiva, ma consente al paziente di avere subito denti fissi esteticamente validi e funzionali per le attività quotidiane leggere (mangiare cibi morbidi, sorridere, parlare). In pratica, il paziente non deve mai utilizzare una dentiera mobile temporanea: esce dallo studio con i denti fissi. Questa fase di carico immediato ovviamente viene attuata solo se ritenuta sicura – in caso di osso molto debole o altre condizioni, si potrebbe optare per un carico differito, aspettando qualche settimana con protesi mobile leggera. Ma nella maggior parte dei casi riusciamo a procedere con denti fissi subito, data l’ottima stabilità ottenibile con 4 impianti strategici (concetto All-on-4).
  4. Guarigione e controlli: dopo l’intervento, si avvia la fase di guarigione/osteointegrazione degli impianti. Nei primi giorni forniremo al paziente indicazioni su farmaci (antidolorifici, antibiotici se prescritti) e norme di comportamento (dieta morbida, igiene orale delicata nella zona chirurgica, niente fumo ecc.). Generalmente, i tempi di osteointegrazione sono di circa 3-4 mesi, durante i quali gli impianti si saldano intimamente all’osso. In questo periodo il paziente porta la protesi provvisoria fissa e viene controllato periodicamente per monitorare la guarigione e l’adattamento della protesi provvisoria. Se necessario, piccoli ritocchi vengono eseguiti per mantenere confort ed estetica. È importante mantenere una buona igiene orale anche con la protesi provvisoria: spazzolino morbido, scovolini per pulire sotto la struttura e sciacqui antibatterici, in modo da tenere gengive e impianti sani. Presso il nostro studio forniamo istruzioni dettagliate e seguiamo il paziente con attenzione durante tutto il decorso.
  5. Protesi definitiva Toronto Bridge: trascorso il periodo di osteointegrazione, si passa alla realizzazione della protesi definitiva. Si prende una impronta di precisione degli impianti (o si esegue una scansione digitale) per costruire il manufatto finale con la massima accuratezza. L’odontotecnico, seguendo le indicazioni estetiche concordate (forma dei denti, colore, presenza o meno di gengiva finta), realizza la Toronto Bridge definitiva utilizzando i materiali scelti (come discusso prima: zirconia-ceramica, metallo-ceramica, etc.). Prima della consegna finale, la protesi viene provata in bocca per verificarne la precisione dell’adattamento, l’occlusione e l’estetica del sorriso. Una volta approvato, si passa al montaggio definitivo: la Toronto Bridge viene avvitata saldamente sugli impianti e le viti vengono coperte da appositi composti estetici. A questo punto il paziente ha la sua nuova arcata fissa definitiva. Vengono fornite le istruzioni di utilizzo e mantenimento, e fissati gli appuntamenti di controllo successivi.
  6. Mantenimento e controlli periodici: una Toronto Bridge richiede una manutenzione molto simile a quella dei denti naturali o di altri ponti fissi. Il paziente dovrà prendersene cura con una scrupolosa igiene orale quotidiana, utilizzando spazzolino (anche elettrico va bene), filo interdentale passante o scovolini per pulire bene sotto la protesi e rimuovere residui di cibo e placca. Inoltre, sono fondamentali i controlli periodici dal dentista: consigliamo una visita di igiene professionale ogni 6 mesi, durante la quale provvediamo a svitare la protesi Toronto Bridge per pulirla a fondo fuori dalla bocca e contestualmente effettuiamo la pulizia degli impianti e delle gengive. Questa operazione, che dura poco, è del tutto indolore (si svitano le viti di fissaggio, si rimuove la protesi, la si pulisce con appositi strumenti ad ultrasuoni e la si riavvita). Nelle Toronto Bridge senza gengiva artificiale, la pulizia professionale può essere eseguita anche senza rimuovere la protesi, se l’igiene orale domiciliare è stata buona, poiché c’è meno superficie sotto cui si accumula placca. Ad ogni modo, mantenere una buona igiene e fare controlli regolari garantisce una lunga durata alla protesi e previene complicanze (come mucosite o perimplantite sugli impianti). Con queste accortezze, una Toronto Bridge può durare molti anni (anche decenni), offrendo sempre performance ottimali.

Toronto Bridge o Overdenture? Differenze tra protesi fissa e rimovibile

Quando si tratta di riabilitare un’intera arcata con supporto implantare, esistono fondamentalmente due grandi opzioni: la protesi fissa tipo Toronto Bridge oppure la protesi rimovibile su impianti tipo Overdenture. Vediamo quali sono le differenze principali tra queste soluzioni, così da capire qual è più adatta alle diverse esigenze:

  • Fissità vs Rimovibilità: la Toronto Bridge è fissa, saldamente avvitata agli impianti e rimovibile solo dal dentista. L’Overdenture, invece, è una protesi mobile che il paziente può sganciare e rimuovere autonomamente (di solito ancorata su 2-4 impianti con attacchi a clip o barre). Questo significa che l’Overdenture, pur essendo stabilizzata dagli impianti durante la masticazione, deve essere tolta quotidianamente per la pulizia e durante la notte. La scelta dipende anche dalle preferenze del paziente: chi desidera la comodità di non dover mai rimuovere nulla opterà per la protesi fissa Toronto; chi invece preferisce poter estrarre la protesi per pulirla più facilmente potrebbe accettare l’Overdenture (anche se va detto che richiede un po’ di manualità nel rimuoverla/inserirla).

     

  • Stabilità masticatoria: entrambe le soluzioni offrono migliore stabilità rispetto a una dentiera tradizionale, ma la Toronto Bridge – essendo completamente fissa – garantisce la massima stabilità in assoluto. L’Overdenture è molto stabile frontalmene (grazie agli attacchi sugli impianti) ma potrebbe avere lievi movimenti in alcune situazioni, perché posteriormente poggia comunque sulla gengiva. In pratica, con la Toronto Bridge si può mordere con forza anche cibi più tenaci senza timore; con l’Overdenture qualche cautela in più è consigliata, sebbene sia comunque efficiente nella maggior parte delle funzioni masticatorie di routine.

     

  • Presenza del palato: la Overdenture superiore ha un vantaggio rispetto alla dentiera classica: non include il palato in resina (è aperta sul palato) oppure ne include solo una piccola porzione se è su barra, migliorando gusto e fonetica rispetto a una dentiera. La Toronto Bridge superiore, dal canto suo, è anch’essa priva di palato, essendo una struttura che aderisce solo dove ci sono i denti, quindi lascia il palato completamente libero. Quindi in entrambe le soluzioni il palato non è coperto come invece avviene con una dentiera totale mobile tradizionale.

     

  • Igiene e manutenzione: l’Overdenture ha il pregio di poter essere rimossa e quindi pulita molto facilmente in ogni sua parte, risultando la soluzione più igienica per definizione (il paziente la lava quotidianamente come una dentiera, oltre a pulire impianti e gengive). La Toronto Bridge richiede un po’ più di impegno nell’igiene orale domiciliare perché va pulita in bocca: occorre passare scrupolosamente lo scovolino sotto il ponte e assicurarsi di tenere pulite tutte le aree sotto-protesiche. Tuttavia, con un po’ di addestramento e l’uso di strumenti adeguati, anche l’igiene della Toronto Bridge diventa routine. Inoltre, come detto, il dentista effettuerà periodicamente la rimozione e pulizia professionale della protesi fissa. In sintesi, l’Overdenture è più semplice da pulire da parte del paziente, mentre la Toronto Bridge richiede più attenzione ma offre i vantaggi della fissità.

     

  • Aspetto estetico e ingombro: la Toronto Bridge viene percepita dal paziente come “i miei denti fissi”, con un ingombro molto simile a quello di una dentatura naturale, soprattutto se non c’è flangia gengivale estesa. L’Overdenture, pur essendo meno voluminosa di una dentiera (specialmente quella inferiore con soli 2 impianti), è comunque un manufatto removibile che ha una certa massa e può risultare un po’ più spesso, in particolare se è ancorata su barra. Esteticamente entrambe possono essere molto valide, ma la Toronto Bridge permette un livello di personalizzazione maggiore dei denti (individualizzazione del colore, forma, traslucenza) essendo fissa e potendo utilizzare materiali come la ceramica. L’Overdenture spesso utilizza denti prefabbricati in resina: belli, ma con un po’ meno dettagli. Inoltre, con la Toronto Bridge è possibile migliorare il profilo labiale e il sostegno dei tessuti in modo stabile; con l’Overdenture, essendo mobile, c’è un lieve adattamento diverso quando viene rimossa.

     

  • Costi: generalmente l’Overdenture è più economica. Utilizza meno impianti (anche solo 2 nell’arcata inferiore) e materiali meno costosi (resina, attacchi standard), quindi il costo totale è inferiore rispetto a una Toronto Bridge che coinvolge più impianti e può includere materiali come ceramica o zirconia. Per dare un’idea, un’Overdenture su 2 impianti può costare sensibilmente meno di una Toronto su 4 impianti. Tuttavia, la scelta non dovrebbe basarsi solo sul costo: va considerato il valore nel tempo. Una Toronto Bridge dura in genere più a lungo prima di eventuali rifacimenti, mentre la parte in resina dell’Overdenture può richiedere ritocchi o rifacimenti ogni tot anni (i denti in resina si consumano prima). Inoltre, alcuni pazienti scelgono di partire con una Overdenture e in futuro passare a una protesi fissa: questo è possibile se gli impianti sono stati posizionati strategicamente (basta poi costruire un nuovo ponte fisso sugli stessi impianti).

     

In conclusione, Toronto Bridge e Overdenture sono entrambe ottime soluzioni per chi vuole ritrovare denti stabili. La Toronto Bridge offre il massimo in termini di comfort e prestazioni, essendo fissa, mentre l’Overdenture rappresenta un’alternativa più economica e facile da igienizzare. Presso lo Studio Resta offriamo entrambe le opzioni: durante la visita iniziale spieghiamo al paziente i pro e i contro di ciascuna, aiutandolo a scegliere la soluzione più adatta alle sue esigenze cliniche, economiche e personali. 

Toronto Bridge o Overdenture? Differenze tra protesi fissa e rimovibile

Quando si tratta di riabilitare un’intera arcata con supporto implantare, esistono fondamentalmente due grandi opzioni: la protesi fissa tipo Toronto Bridge oppure la protesi rimovibile su impianti tipo Overdenture. Vediamo quali sono le differenze principali tra queste soluzioni, così da capire qual è più adatta alle diverse esigenze:

  • Fissità vs Rimovibilità: la Toronto Bridge è fissa, saldamente avvitata agli impianti e rimovibile solo dal dentista. L’Overdenture, invece, è una protesi mobile che il paziente può sganciare e rimuovere autonomamente (di solito ancorata su 2-4 impianti con attacchi a clip o barre). Questo significa che l’Overdenture, pur essendo stabilizzata dagli impianti durante la masticazione, deve essere tolta quotidianamente per la pulizia e durante la notte. La scelta dipende anche dalle preferenze del paziente: chi desidera la comodità di non dover mai rimuovere nulla opterà per la protesi fissa Toronto; chi invece preferisce poter estrarre la protesi per pulirla più facilmente potrebbe accettare l’Overdenture (anche se va detto che richiede un po’ di manualità nel rimuoverla/inserirla).
  • Stabilità masticatoria: entrambe le soluzioni offrono migliore stabilità rispetto a una dentiera tradizionale, ma la Toronto Bridge – essendo completamente fissa – garantisce la massima stabilità in assoluto. L’Overdenture è molto stabile frontalmene (grazie agli attacchi sugli impianti) ma potrebbe avere lievi movimenti in alcune situazioni, perché posteriormente poggia comunque sulla gengiva. In pratica, con la Toronto Bridge si può mordere con forza anche cibi più tenaci senza timore; con l’Overdenture qualche cautela in più è consigliata, sebbene sia comunque efficiente nella maggior parte delle funzioni masticatorie di routine.
  • Presenza del palato: la Overdenture superiore ha un vantaggio rispetto alla dentiera classica: non include il palato in resina (è aperta sul palato) oppure ne include solo una piccola porzione se è su barra, migliorando gusto e fonetica rispetto a una dentiera. La Toronto Bridge superiore, dal canto suo, è anch’essa priva di palato, essendo una struttura che aderisce solo dove ci sono i denti, quindi lascia il palato completamente libero. Quindi in entrambe le soluzioni il palato non è coperto come invece avviene con una dentiera totale mobile tradizionale.
  • Igiene e manutenzione: l’Overdenture ha il pregio di poter essere rimossa e quindi pulita molto facilmente in ogni sua parte, risultando la soluzione più igienica per definizione (il paziente la lava quotidianamente come una dentiera, oltre a pulire impianti e gengive). La Toronto Bridge richiede un po’ più di impegno nell’igiene orale domiciliare perché va pulita in bocca: occorre passare scrupolosamente lo scovolino sotto il ponte e assicurarsi di tenere pulite tutte le aree sotto-protesiche. Tuttavia, con un po’ di addestramento e l’uso di strumenti adeguati, anche l’igiene della Toronto Bridge diventa routine. Inoltre, come detto, il dentista effettuerà periodicamente la rimozione e pulizia professionale della protesi fissa. In sintesi, l’Overdenture è più semplice da pulire da parte del paziente, mentre la Toronto Bridge richiede più attenzione ma offre i vantaggi della fissità.
  • Aspetto estetico e ingombro: la Toronto Bridge viene percepita dal paziente come “i miei denti fissi”, con un ingombro molto simile a quello di una dentatura naturale, soprattutto se non c’è flangia gengivale estesa. L’Overdenture, pur essendo meno voluminosa di una dentiera (specialmente quella inferiore con soli 2 impianti), è comunque un manufatto removibile che ha una certa massa e può risultare un po’ più spesso, in particolare se è ancorata su barra. Esteticamente entrambe possono essere molto valide, ma la Toronto Bridge permette un livello di personalizzazione maggiore dei denti (individualizzazione del colore, forma, traslucenza) essendo fissa e potendo utilizzare materiali come la ceramica. L’Overdenture spesso utilizza denti prefabbricati in resina: belli, ma con un po’ meno dettagli. Inoltre, con la Toronto Bridge è possibile migliorare il profilo labiale e il sostegno dei tessuti in modo stabile; con l’Overdenture, essendo mobile, c’è un lieve adattamento diverso quando viene rimossa.
  • Costi: generalmente l’Overdenture è più economica. Utilizza meno impianti (anche solo 2 nell’arcata inferiore) e materiali meno costosi (resina, attacchi standard), quindi il costo totale è inferiore rispetto a una Toronto Bridge che coinvolge più impianti e può includere materiali come ceramica o zirconia. Per dare un’idea, un’Overdenture su 2 impianti può costare sensibilmente meno di una Toronto su 4 impianti. Tuttavia, la scelta non dovrebbe basarsi solo sul costo: va considerato il valore nel tempo. Una Toronto Bridge dura in genere più a lungo prima di eventuali rifacimenti, mentre la parte in resina dell’Overdenture può richiedere ritocchi o rifacimenti ogni tot anni (i denti in resina si consumano prima). Inoltre, alcuni pazienti scelgono di partire con una Overdenture e in futuro passare a una protesi fissa: questo è possibile se gli impianti sono stati posizionati strategicamente (basta poi costruire un nuovo ponte fisso sugli stessi impianti).

In conclusione, Toronto Bridge e Overdenture sono entrambe ottime soluzioni per chi vuole ritrovare denti stabili. La Toronto Bridge offre il massimo in termini di comfort e prestazioni, essendo fissa, mentre l’Overdenture rappresenta un’alternativa più economica e facile da igienizzare. Presso lo Studio Resta offriamo entrambe le opzioni: durante la visita iniziale spieghiamo al paziente i pro e i contro di ciascuna, aiutandolo a scegliere la soluzione più adatta alle sue esigenze cliniche, economiche e personali. 

Perché scegliere lo Studio Resta di Gioia del Colle (Bari)

Lo Studio Dentistico Resta vanta oltre 25 anni di esperienza in implantologia e protesi dentaria, con casi di Toronto Bridge eseguiti con successo. Scegliere il nostro studio a Gioia del Colle, in provincia di Bari, per la propria riabilitazione implanto-protesica significa affidarsi a professionisti competenti e a un ambiente attento alle esigenze del paziente. Ecco alcuni motivi per cui tanti pazienti si rivolgono a noi per tornare a sorridere con denti fissi:

  • Esperienza e specializzazione: il Dott. Leonardo Resta e il suo team hanno una formazione specialistica in implantologia avanzata. Siamo costantemente aggiornati sulle ultime tecniche (All-on-4, implantologia computer-guidata, nuovi materiali protesici) e mettiamo questa competenza al servizio del paziente. Ogni caso di Toronto Bridge viene pianificato nei minimi dettagli, sfruttando tecnologie digitali per garantire il massimo successo.
  • Tecnologia all’avanguardia: il nostro studio è dotato di strumentazione moderna, come la diagnostica TAC 3D in sede, software di pianificazione implantare, sistemi CAD/CAM e un laboratorio odontotecnico di supporto altamente qualificato. Questo ci consente di realizzare protesi fisse precise e di qualità in tempi rapidi (spesso possiamo consegnare denti fissi provvisori il giorno stesso dell’intervento). L’uso della chirurgia guidata e di tecniche flapless riduce al minimo il discomfort post-operatorio, rendendo l’esperienza del paziente molto più piacevole.
  • Approccio personalizzato e rassicurante: comprendiamo le paure e i dubbi di chi deve affrontare un intervento ai denti. Per questo adottiamo un approccio medico-rassicurante: spieghiamo con chiarezza ogni fase, dedichiamo tempo alle domande, utilizziamo eventualmente la sedazione cosciente per far vivere l’intervento senza ansia o dolore. Il paziente è sempre informato e partecipe nelle decisioni, e viene seguito con attenzione anche nel post-operatorio. Le testimonianze dei nostri pazienti confermano l’alta soddisfazione sia per i risultati ottenuti che per l’umanità e la professionalità del nostro staff.
  • Focus sul risultato estetico-funzionale: non ci accontentiamo di “mettere denti fissi”. Il nostro obiettivo è ridare un sorriso splendido e funzionale, curato sia nell’estetica (forma e colore dei denti su misura, sorriso naturale) che nella funzione masticatoria (occlusione equilibrata, comfort). Una Toronto Bridge eseguita presso lo Studio Resta mira a migliorare la qualità di vita del paziente a 360 gradi: poter mangiare bene, parlare chiaramente, mostrare un sorriso bello e ritrovare la fiducia in sé stessi.
  • Assistenza e supporto continui: dopo la consegna della protesi, rimaniamo a disposizione per qualsiasi necessità. Programmiamo controlli periodici gratuiti nei primi mesi per accertarci che tutto proceda bene durante l’osteointegrazione. Offriamo piani di richiami semestrali per l’igiene e la manutenzione della Toronto Bridge, in modo da mantenerla in perfetta efficienza. Inoltre, proponiamo opzioni di pagamento personalizzate (anche pagamenti rateali senza finanziaria, come descritto nella sezione “Dentista a rate”) per venire incontro alle esigenze economiche dei pazienti. La nostra missione è far sì che chi ci sceglie possa affrontare con serenità tutto il percorso, dal primo consulto fino ai controlli a distanza di anni.

Infine, la comodità della posizione geografica: lo studio principale è a Gioia del Colle (BA), facilmente raggiungibile anche da Bari e provincia. Questa presenza sul territorio ci permette di servire efficacemente tutta l’area di Bari, Taranto e provincia, offrendo un punto di riferimento affidabile per l’implantologia e la protesi dentale fissa.

FAQ – Domande Frequenti sulla Toronto Bridge

 La Toronto Bridge è il nome della protesi fissa che riabilita un’intera arcata su impianti, mentre All on four indica una particolare tecnica chirurgica implantare in cui l’arcata viene supportata da soli 4 impianti strategicamente inclinati. In pratica, spesso una Toronto Bridge si realizza utilizzando la tecnica All-on-4 (quando c’è poco osso posteriore, si inseriscono 4 impianti, di cui due inclinati, per evitare innesti ossei). Dunque, All-on-4 è la tecnica chirurgica, Toronto Bridge è la protesi finale avvitata su quegli impianti. Entrambi i concetti puntano a denti fissi su pochi impianti, in 24 ore. Nel linguaggio comune i termini a volte si sovrappongono, ma il risultato finale – denti fissi avvitati – è lo stesso. Presso il nostro studio valutiamo caso per caso se utilizzare 4 impianti (All on 4) o 5-6 impianti per maggiore supporto, e realizziamo comunque protesi Toronto Bridge stabili ed estetiche su di essi.

In genere servono 4 impianti dentali per supportare una Toronto Bridge (tecnica standard All on four). Tuttavia, in alcuni casi possiamo utilizzare 6 impianti per dare ancora più stabilità, specialmente nell’arcata superiore dove le forze masticatorie e le caratteristiche dell’osso possono richiederlo. Raramente si usano 5 impianti (alcuni protocolli All-on-5 esistono) oppure 4 impianti con due impianti aggiuntivi zigomatici in casi estremi di poco osso superiore. La scelta dipende dalla valutazione clinica: il dentista deciderà quanti impianti posizionare in base alla quantità e qualità di osso del paziente, alla distribuzione delle forze e anche al tipo di protesi progettata. L’obiettivo è sempre garantire sufficiente supporto alla protesi fissa per durare nel tempo.


No, la Toronto Bridge non è removibile dal paziente. Si tratta di una protesi fissa avvitata sugli impianti. Solo il dentista può rimuoverla, svitando le viti di fissaggio, ad esempio durante le sedute di manutenzione o in caso di riparazioni. Questo la differenzia dalle protesi Overdenture che invece il paziente può togliere da solo. La non rimovibilità della Toronto Bridge offre il vantaggio di una stabilità eccezionale e la sensazione di avere denti propri fissi in bocca. Per contro, richiede maggiore cura nell’igiene orale quotidiana, dato che il paziente deve pulire sotto la protesi senza poterla staccare (cosa comunque gestibile con gli strumenti giusti).

 

La durata di una Toronto Bridge è molto lunga, potenzialmente decennale. Gli impianti dentali su cui si fissa, se ben mantenuti, possono durare anche tutta la vita. La protesi in sé (denti e struttura) potrebbe richiedere qualche ritocco o la sostituzione di alcune parti dopo molti anni, a seconda del materiale: ad esempio denti in resina o composito possono consumarsi in 5-10 anni, mentre denti in ceramica su struttura in metallo o zirconia mantengono estetica e funzionalità anche oltre 10-15 anni. In generale, con una buona igiene orale e controlli regolari, una Toronto Bridge può durare 15 anni e più senza problemi. È importante però eseguire le sedute di igiene professionale e seguire i consigli del dentista; in caso di usura o danni accidentali, la protesi può essere riparata o rifatta mantenendo gli stessi impianti. Molti pazienti portano con soddisfazione le loro Toronto Bridge da decenni.

No, il trattamento viene effettuato sotto anestesia locale, per cui durante la chirurgia implantare non si avverte dolore. Possiamo associare una sedazione cosciente nei pazienti ansiosi, così da far vivere l’esperienza in modo molto tranquillo. Dopo l’intervento, grazie alle tecniche minimamente invasive che utilizziamo (spesso senza tagli né punti), il decorso post-operatorio è generalmente poco doloroso: possono esserci un leggero fastidio o gonfiore per 2-3 giorni, gestibili con i comuni analgesici che prescriviamo. Molti pazienti restano sorpresi da quanto poco dolore riferiscono dopo aver messo 4 impianti: “Pensavo peggio, in realtà solo un indolenzimento leggero…”. Naturalmente ogni persona è diversa, ma seguendo le indicazioni (ghiaccio locale, farmaci, riposo relativo) il disagio è minimo e in pochi giorni si torna alla normalità. La fase protesica (presa impronte, prove, avvitamento) è indolore e non invasiva.

Dopo la consegna della protesi fissa (soprattutto quella definitiva), puoi tornare a mangiare praticamente di tutto. Nei primi giorni post-chirurgia con la protesi provvisoria conviene seguire una dieta morbida e gradualmente introdurre cibi più consistenti mano a mano che ci si sente a proprio agio. Ma una volta stabilizzati gli impianti e avvitata la Toronto Bridge definitiva, non ci sono particolari limitazioni: frutta, verdura cruda, carne, pizza, cibi croccanti… ovviamente sempre con buon senso (evitando magari di addentare cose eccessivamente dure come capsule metalliche, ossi o noccioli, che neanche i denti naturali amano). La masticazione con la Toronto Bridge è forte e sicura, comparabile a quella di denti naturali sani. Finalmente il paziente può abbandonare diete fatte solo di alimenti morbidi o frullati e tornare a gustare il cibo normalmente, migliorando anche la nutrizione e la salute generale.

L’igiene della Toronto Bridge richiede alcuni accorgimenti: bisogna pulirla direttamente in bocca, poiché il paziente non la rimuove. Ogni giorno vanno lavati i denti con spazzolino (meglio se elettrico, che aiuta a rimuovere più placca) utilizzando un dentifricio non troppo abrasivo. È fondamentale poi usare gli scovolini interdentali per pulire lo spazio tra protesi e gengiva in corrispondenza degli impianti: esistono scovolini di vari spessori, il dentista consiglierà i più adatti per passare sotto la struttura e rimuovere residui di cibo. Anche il filo interdentale specifico per ponti (tipo Superfloss, con estremità rigida) può essere utile da passare sotto la protesi. Inoltre, sciacqui con collutorio antibatterico o getto d’acqua con idropulsore possono integrare la pulizia. Ogni 6 mesi circa, durante la seduta di igiene professionale, il dentista sviterà la protesi e la pulirà accuratamente a fondo, pulendo anche gli impianti. Con questa routine, mantenere pulita una Toronto Bridge diventa parte dell’abitudine quotidiana, assicurando gengive sane e lunga vita agli impianti.

Può capitare, sebbene raramente, che col tempo si scheggi o rompa parte della protesi (ad esempio un dente in ceramica si incrina per un forte trauma, oppure un dente in resina/composito si consuma molto). In tal caso niente panico: la Toronto Bridge può essere riparata o sostituita in quella parte. Il vantaggio di avere la protesi avvitata è che il dentista può rimuoverla facilmente, farla riparare dall’odontotecnico (o ripararla direttamente se è un piccolo ritocco, come aggiungere resina dove mancava) e riavvitarla. Se il danno fosse esteso e la protesi vecchia di molti anni, si può valutare di rifare completamente la parte esterna (mantenendo però gli stessi impianti, quindi senza dover fare chirurgia nuova). In ogni caso, gli impianti sottostanti non vengono coinvolti dal problema: sono come “fondamenta” su cui possiamo intervenire cambiando eventualmente la “struttura costruita sopra”. Presso lo Studio Resta garantiamo assistenza rapida in caso di inconvenienti, cercando di ripristinare al più presto estetica e funzione qualora si verifichi una rottura o usura significativa.

Il costo di una Toronto Bridge può variare a seconda di diversi fattori: il numero di impianti inseriti (4 o 6), il materiale utilizzato per la protesi (resina composito, ceramica su metallo, zirconia etc.), la necessità di procedure aggiuntive (ad esempio estrazioni, rialzi di seno, sedazione) e la situazione individuale del paziente. In generale, una riabilitazione completa con 4-6 impianti e protesi fissa ha un costo significativo, ma presso il nostro studio forniamo preventivi dettagliati e personalizzati dopo la visita, in modo trasparente. Per dare un ordine di grandezza, un’arcata completa fissa può costare orientativamente qualche migliaio di euro; siamo comunque competitivi rispetto alla qualità offerta e offriamo la possibilità di pagamenti rateali senza interessi. È importante considerare il valore dell’investimento: si riacquista funzionalità ed estetica per molti anni. Durante la prima visita gratuita discuteremo apertamente dei costi e delle soluzioni di pagamento (ad esempio il nostro programma “Dentista a rate” permette di dilazionare la spesa fino a 12-24 mesi a tasso zero, o piani più lunghi se necessario).

Per fissare un appuntamento presso lo Studio Dentistico Resta e valutare se la Toronto Bridge è la soluzione adatta al tuo caso, puoi contattarci facilmente. In alternativa, puoi compilare il form di richiesta appuntamento sul nostro sito web oppure inviarci una email. Durante la prima visita il Dott. Resta effettuerà un controllo approfondito e radiografie se necessario, spiegandoti le opzioni di trattamento e rispondendo a ogni domanda. 

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